mercoledì 9 aprile 2008

Visita a Niigata

E' la fine di dicembre. Due zii non sono potuti venire alla nostra cerimonia nuziale. Sono troppo vecchi e deboli per sopportare il lungo viaggio. Abitano nella vecchia casa di famiglia, sulle pendici di un monte a pochi chilometri dal mare, nella campagna a sud della prefettura di Niigata, al confine con quella di Nagano.
Mi hanno raccontato tante cose di questo luogo e delle persone che la popolano e l’hanno popolata. Delle loro attività e del loro ritmo di vita.
Lo zio era il primogenito e così ha avuto in carico la proprietà: la casa, le risaie, gli orti. Gli altri fratelli si sono dovuti organizzare diversamente, creandosi una vita altrove. Così è stato da sempre, per le generazioni. Ma son tutti sempre partiti da qui.

La casa dove abitano è una grande casa di campagna, tutta in legno. Il tetto è molto spiovente; tanti anni fa era di paglia (come si vede dalla foto sotto, , ma ora è sostituito ora da un anonimo alluminio grigio.

Il solaio è rialzato di quasi un metro, per mantenere asciutta la casa. Tutte le stanze hanno il pavimento in tatami, le pareti scorrevoli e amovibili, gli armadi a scomparsa decorati.
Sono sempre stato curioso di conoscere queste persone e vedere questo luogo di campagna. Sarà che ormai voglio vedere tante cose prima che scompaiano.

Il clima da quelle parti è particolare: piove spesso e d’inverno nevica tantissimo, anche 4 metri di neve. Così, al ritorno da Kyoto, decidiamo di fare tappa qui e trascorrere qualche giorno, prima che la neve renda la visita impossibile.

Niigata. Niigata è una regione montuosa che si affaccia sul Mar del Giappone; è molto famosa per la produzione di riso, sake e tanti altri prodotti alimentari. D'estate piove molto e d'invernonevica copiosamente. Su di essa infatti si scaricano molte perturbazioni provenienti dal continente asiatico.
Proprio per questo motivo i "niigatesi" sono molto invidiosi degli abitanti di Tokyo: quando a Niigata piove a Tokyo c'è sole. D'altra parte sono proprio questi monti a proteggere Tokyo dalle perturbazioni che provengono da nord-ovest.

Il viaggio. Il tempo è brutto, il servizio meteo ha annunciato che entro domani comincerà a nevicare.Partiamo da Kyoto con un treno espresso, il “Thunderbird” ("sandabbado" per i G).
Dai finestrini scorrono prima il lago Biwa e poi il Mar del Giappone in tempesta che ci da il benvenuto. Lungo la costa oscuri villaggi di pescatori sembrano raccontare di una vita ben diversa da quella a quella vista nelle grandi città. Capisco perché questa zona ha ispirato tanti canzoni Enka.

Cambiamo vari treni. Sono sempre più piccoli, lenti e rumorosi. Ma l'Hikari è esistito davvero?
Alla fine arriviamo, ma sta per tramontare e fa molto freddo.

Salutiamo gli avi
Come prima cosa andiamo a salutare gli avi nel cimitero di famiglia. Dobbiamo sbrigarci prima che faccia buio.

Non lo sapevo, ma questa famiglia ha un suo cimitero privato. É su una collinetta, intimamente protetto dentro un boschetto di altissimi bambù, a pochi metri da casa, lungo la strada per andare verso i terrazzamenti delle risaie e degli orti.
Bellissimo! Tante piccole statuette, più o meno consumate dal tempo, ci guardano, raccolte in un recinto di pietra. Su tutte c’è il simbolo di famiglia. Lo riconosco, era lo stesso del Kamon che avevo sulla mia veste da cerimonia.

Manacin svolge il suo cerimoniale. Con una brocca versa acqua sulla statua centrale, accende degli sticks d’incenso e poi accenna una preghiera. Non so quale per quale religione, non mi interessa.
Ma questa cosa mi piace. Mi piace soprattutto che queste persone abbiano cercato di mantenersi vicine, di generazione in generazione, e di passarsi questo testimone, rispettandosi a vicenda.
C’è una serenità incredibile. Sono commosso.
Anch’io, a modo mio, prego per loro. Un Padre Nostro non farà sicuramente male.


Torniamo alla casa.
Alle finestre sono già state messe le tavole di legno per proteggerle dalla neve. La rimessa è piena di legna da ardere e di masserizie, immagazzinate in previsione del lungo inverno.

Lato monte, addossato alla casa, c'è un piccolo laghetto con l'acqua corrente. Oltre che una funzione decorativa, svolge una importante funzione: sciogliere la neve che cade e mantenere sgombro quel lato della casa.

Andiamo, ormai è sera e ci aspetta un bel bagno bollente e una cena a base di granchi e di specialità locali, quasi tutte provenienti dai loro orti.

Di cosa perleremo?
[Continua…]

5 commenti:

Claudia Casu ha detto...

La mia migliore amica è di Niigata (新発田市), e solo da un luogo così bello poteva nascere una persona così speciale ^^
Complimenti per il tuo Blog, d'ora in poi ti seguirò con piacere. これからもよろしくをお願いします。和より^^

Paocin ha detto...

Grazie.
E complimenti! Il tuo è il primo commento sul mio blog.
Spero di aggiornarlo abbastanza di frequente.

Claudia Casu ha detto...

Grazie a te, Paocin! Il tuo Blog è scritto benissimo e, leggendolo, sembra di vivere in un sogno. Sarei onorata di averti tra i miei commentatori. A presto! 和より

elena+tomo ha detto...

Se questa visita in campagna ti e` piaciuta, allora dovete venire a trovarci! Noi non siamo cosi` tradizionali, ma forse ti piacerebbe anche qua!
Continua a scrivere!

Paocin ha detto...

Saremo veramente felice di farvi visita. Purtroppo ora non siamo in terra nipponica, ma nella campagna toscana, però c'è internet e tanti amici di qua e di là che ci fanno sentire tutti un po' a casa.