tag:blogger.com,1999:blog-57569814622510224312024-02-08T00:41:27.811+01:00Io e la mia metà giapponesePaocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.comBlogger40125tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-34866632706304890602010-07-24T19:20:00.003+02:002010-09-18T10:36:53.820+02:00Bon-odori per casoParafrasando Nicola non posso che dire "Cose incredibili in Giappone".<br />Passeggiando vicino casa ci ritroviamo ella scuola elementare della moglie, da cui manca da una trenitina d'anni. Si sta festeggiando un Bon-odori ci sono molte persone che ballano, in abiti tradizionali intorno ad un alto palco con in cima dei suonatori di taiko, che scandiscono il ritmo delle musiche.Uno lo riconosciamo, è un amico e cliente... così mezz'ora dopo ci ritroviamo in cima al palco, con intorno la gente che balla, con i percussionisti all'opera.Ci invitano a suonare il taiko, nel Bon-odori del giorno dopo.La festa continua ballando e riprendendo con la videocamera tutto e tutti. Dato che sono l'unico straniero io e la consorte siamoal centro dell'attenzione.la festa si conclude con una gran mangiata di cocomero, insieme alle danzatrici professioniste che la animavano, con l'impegno di ripresentarci il giorno dopo. Ma non è finita: sulla strada del ritorno troviamo un banco per strada con tanti oggetti sopra, con un cartello "Prendeteci per favore, siamo gratis". Tra le varie cose ci sono delle statue statue di buddha (o altre divinità) in ceramica e legno e un enorme tanuki di ceramica.Mentre guardiamo incuriositi passa un signore che mi guarda, mi dice "queste statue sono come te, ti assomigliano, portatele via." e poi mi abbraccia. Prende delle buste, ci mette queste cose e me le consegna.Così torniamo a casa con 4 statue di buddha (o altre divinità) in ceramica e legno e un enorme tanuki di ceramica, alto 40 cm.Se non sono cose incredibili queste...Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-75468725145191346032010-07-19T02:14:00.000+02:002010-07-19T02:15:25.226+02:00Immermann Straße, Dusseldorf, JapanUn piccolo inciso su Dusseldorf e in particolare su Immermann strasse: per chi non lo sapesse, a Dusseldorf, in Germania, vi è la più grande comunità giapponese d'Europa.<br />La città vanta stretti rapporti con il Giappone da oltre 50 anni, per cui lì si sono insediate le sedi europee di tutte le più importanti aziende nipponiche. E anche per questo motivo vi sono tantissimi giapponesi, soprattutto dirigenti e impiegati in missione all'estero, con le loro famiglie.<br />Molti di questi, soprattutto quelli in missione, mantengono il loro stile di vita nipponico, non si integrano con la realtà tedesca (spesso non imparano neanche il tedesco e molti non sanno neanche l'inglese) e hanno esigenze tipicamente giapponesi. Le mogli di questi se la godono in giro per l'Europa e i figli devono studiare nella scuola giapponese, per essere in pari quando torneranno in madrepatria.<br />Quindi vi sono anche molti negozi e attività comerciali giapponesi per giapponesi!<br />Immermann straße, un'ampia strada in centro, vicino alla stazione centrale, è la via in cui si concentrano molti negozi e istituti nipponici. Entrandoci, vi sembrerà di essere in una strada centrale giapponese. Vi sono alcuni izakaya, ristoranti, panetterie, alcuni fornitissimi alimentari, negozi di arredamento, saloni di bellezza, agenzie di viaggio, nonche le sedi di importanti banche, l'immancabile Mitsukoshi, l'Hotel Nikko, delle fornitissime librerie giapponesi. E l'80% dei passanti sono nipponici: business-men, mamme a fare shopping, studenti a comprare riviste e manga. A pranzo i ristoranti sono pieni di impiegati giapponesi... sembra di essere a Shinjuku. Da non perdere. Dato che Dusseldorf è anche una bellissima città e vi sono molti voli economici che partono dall'Italia verso Dusseldorf o la vicina Colonia, approfittatene per fare un salto in Immerman strasse. Vi consiglio di andarci, almeno una volta, possibilmente durante la settimana perchè il week-end molti negozi saranno chiusi. E con tanto spazio in valigia.Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-45096249476957870042010-03-29T23:39:00.019+02:002011-06-04T15:56:34.421+02:00Preparare il nattou in casaIl nattou è uno strano cibo quotidiano tutto giapponese, uno di quei cibi frugali che "fanno benissimo", come dicon le mamme, e che rappresentano uno dei più intensi sapori di casa nipponici. É formato da semi di soia fermentati, che creano una gelatina filamentosa e leggermente puzzolente, di cui molti giapponesi vanno pazzi.<br />
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<p>Il nattou si mangia insieme al riso, alle uova sbattute e ad altri ingredienti, alla mattina o a pranzo.<br />
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In Giappone è facile comprarlo confezionato in ogni negozio alimentare. Costa pochissimo,circa 80 yen per una confezione monodose da tre. Ma qui in Italia è molto più raro e costoso (spesso abbiamo pagato 5 € per una confezione).<br />
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Alla base della fermentazione del nattou c'è l'utilizzo di un batterio particolare, il "Bacillus natto", conosciuto in giapponese col nome di "nattō-kin".<br />
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Così, ci siamo industriati e, seguendo le istruzioni, abbiamo provato a preparare il nattou in casa.<br />
La preparazione è abbastanza semplice, ma richiede attenzione, soprattutto per la sterilizzazione degli attrezzi, e lunga, in quanto ci vorrà circa una giornata.<br />
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<strong>Come si prepara?<br />
</strong>Si prendono dei fagioli di soia, di buona qualità e i piu piccoli che riusciamo a trovare. Si ammollano per 5 ore, poi si cuociono a vapore per circa 1,5 o 2 ore in una pentola a pressione. Usando una pentola normale i tempi si raddoppiano. </p><p>Noi abbiamo usato questo contenitore in acciaio per cuocere a vapore, molto comodo sia per la cottura sia per poterlo maneggiare successivamente evitando di toccare i fagioli cotti.</p><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454177964303015346" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq1XeQVmWEMFLDBkwnRvaekjKbzphs9iVd3WT_jjUE-_5Cw21PzJkPkN7L7znpOFh0fDhOTYR9Fgo0QwcLyKuULLKW9JZQrWVhc3fBlatkHO5BDSGCaV7WyAsucBTynyOQCwoeb6dZNwtc/s400/nattoo01.jpg" /> <img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454174767357850770" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_TPg7ih3wwCmrOdpzjMg8xIWBXdSQ2bwbOlnySeDUzzM7j61AeLWX__GyKRz_97pJfQOxE5px3pABNQMjVy0_eIidn2x-X_6Qznf4721_jduMdG5kdOvT06FUC6TV6JwMcoxXuA5uTH1q/s400/nattoo02.jpg" /><br />
Per controllare se la cottura è completata, quando sarà trascorso un po' di tempo, dovremo provare ad aprire la pentola e assaggiare qualche fagiolo per valutarne la consistenza. Se non si usano attrezzi sterili, conviene, far bollire ulteriormente i fagioli per qualche altro minuto prima di estrarli. <p>Qualche minuto prima di togliere i fagioli dalla pentola a pressione, sterilizzare, usando l'acqua bollente, un contenitore e un cucchiaio. Noi ad esempio usiamo una pirofila di vetro. </p><p><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454174779770895794" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYRJH4DOoV4dmWKg8wUhyPHcuQgdj1RX4-CaQEXS6eXmhLsdLxAZ_ybNsk-y_ae-mHAIOLaOjRisOlFGH0r7Ap1slzXXF75uyx0ezCVCFwSFWj6fpBdOhcOqiETICuQ34BbDqwoEe-CKrD/s400/nattoo03.jpg" /></p><p><br />
E' importante usare attrezzi sterili per evitare di contaminare i fagioli con altri batteri.</p><p></p><p>A fine cottura, si prepara il contenitore sterilizzato e si aggiunge un po' di natto pronto da usare come madre (ne basta pochissimo). Ovviamente la prima volta dovrete procurarvi una confezione di natto comprata in negozio.</p><p><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454174787882673298" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi34Z3gwKAcHmk_E5kcxyTaGz1O8lDnm3s81385V1E9Gckz74AtrMUuC2jeGNerfJZoQkdAc-v_dhkIy2ZnCFog6YxP3Jbcg7ZhcIH0rvP9l_p6XM7BIxKLL28GTCgsfcJEDr961nfXiSFx/s400/nattoo05.jpg" /></p><p>Si apre la pentola a pressione e con molta attenzione si trasferiscono i fagioli bolliti nel contenitore sterilizzato, evitando di toccarli con oggetti non sterilizzati (o con le mani).<br />
</p><p><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454174783517981634" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN_O805Vp9vJROOgSPN0Hsu97y2oPKWu_wMhl-dAikvjVZaFXiCfGruSZJU5pr01lN-0x0kvM3pGYUU3xOnAivlWZr7t1Sz7AYE4XnB-kYpa3a4Qn97Mea_3KAFR-IoS8RrYkRg-W2fok9/s400/nattoo04.jpg" /></p><p>Si aggiungono i fagioli usando il cucchiaino sterilizzato e avendo cura di non toccarli assolutamente con alcun altro oggetto.<br />
</p><p><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454177969372320050" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8k72gMhtbBKtiVXob6bGwIgxVTm5J3Oidd0fuNmh4xoPa2YQ__F8CL_cC-Pn066rmrtOTtb0fyWZVg9UCsV_8aXVUBH-o_aDtUtzvmjlqhebIuIVcW2rLE8eUvkE1UMlIwAXHPUGbcoQu/s400/nattoo06.jpg" /></p>Si mescolano i semi di soia con il nattoo gia pronto, in modo da contaminare i fagioli col bacillo.<br />
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<p><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454177980968226738" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2Hw-2Z5nBb4hhcah_PshKy7s0kzk4E4W4_rgEu1-FQPS6x3cJ6ZoKgT2Ui20bnuM6X6-QaE4TJy9eTbxej5nYEmwQMJp_J3fRL3VZHKLHz7O1DrMRO9nv49gLMTc7CcTpluSEZyX9mU9-/s400/nattoo07.jpg" /></p><p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRAdh4_xPq2reQcAmW0Up_xjt3WF9YRKnsWiEkEFyCrZftfRp9OsQ7dCvMaatde3GCTPY_XUjGT8FKwrlbeB9Cq9jR3zdba7i_f5LBSvVbKTNPxUdPTscHAAV-n9S7f_9Xcq_CC752zj_J/s1600/nattoo08.jpg"></a></p><p>Si copre il contenitore con un foglio di carta da cucina e poi sopra con la pellicola d'alluminio. Si praticano alcuni fori sulla carta d'alluminio, in modo che il nattoo possa respirare. </p><p><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454177984199776850" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRAdh4_xPq2reQcAmW0Up_xjt3WF9YRKnsWiEkEFyCrZftfRp9OsQ7dCvMaatde3GCTPY_XUjGT8FKwrlbeB9Cq9jR3zdba7i_f5LBSvVbKTNPxUdPTscHAAV-n9S7f_9Xcq_CC752zj_J/s400/nattoo08.jpg" /><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454177991594599954" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEin5RLXmX9IptzUkGLMocxZlr4nRp72RgCKxaK1p1FofML01V1XKpttA9kGtvXyV6hRi3H57M-BYf2rkCOpC7JND1HEe0x_ShKrU0ZpmoGVlb8Q_bVG377hxYANnCyvbfYc4Nan9BQyh5Pu/s400/nattoo09.jpg" /><br />
Si piegano i bordi del tappo e a questo punto fagioli sono pronti per la fase della fermentazione. Che dovrebbe durare circa 20 ore ad una temperatura di quasi 40°.<br />
</p><div><div><div><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454182304888151330" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFfLWTQwc6L_8vhYv28j139IwmzIHBIZ2J-t4ivkM3cVCjGUtAd0GhGK5JHQIJKlc8hQSoPvLLLIe-JbPUQjGaj84cnOXytPFhiFMyLjwa-2JQkvSevtbraUhdR_vDswl2J6qTx6kJF57f/s400/nattoo10.jpg" /><br />
Noi usiamo una cuociriso, mettendo il contenitore a bagno-maria e tenendo il coperchio della cuociriso aperto, con lo switch acceso in posizione di mantenimento temperatura. </div><br />
<div></div><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454182311259846866" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIWmNLgZA7k1rJnw-Rynt79QEPN2z_81R6ELGwYhe-7HSBlBvJxJKvZc0ArFNKXwL_jMJvZ43F7O2DugYT_rVOGA7sXK9lcqIy4-SJvF95cuK8JDelZrBI9gOSBAY7AdsNLNCywEx7YBbr/s400/nattoo11.jpg" /><br />
<div>Dopo 20 ore il nattou dovrebbe essere pronto. Aprite il contenitore, rimescolate il nattou, che a questo punto dovrebbe essere fermentato, con la sua tipica gelatina, e il suo tipico odore. </div><div></div><div><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454462497788726658" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAz94mfHRNQ5wSBsZseD9pngTGfkoXwPrMoajjhCSAb6U5N2iJgapboT7McRmQp0WlTJFcwOlLbAcaPAE2f65En2GuV4p05FHRibX2JC3LAFr7oNDrPmMNUHxvmT0kvWa5tBzmvlWlUmOU/s400/nattoo12.jpg" /></div><div>Fa un po' schifo, vero?</div><div></div><div>Lo assaggiate per sicurezza e se è tutto ok, sostituite il coperchio di carta e alluminio con uno nuovo, fate raffreddare e mettete in frigo.<br />
Se sentite un puzzo di ammoniaca, significa che qualcosa è andato storto, magari i fagioli sono stati contaminati da altri batteri: buttate via tutto e riprovate.<br />
A questo punto il nattou sarebbe pronto, ma la sua fermentazione continua in frigo, e sarà completata in una settimana.<br />
Potete consumare il nattou direttamente, e se lo volete conservare, mettetelo nel freezer in piccole confezioni monouso.<br />
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Beh... che dire... buon nattoo!</div></div></div>Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-76991765041785502732009-05-18T09:16:00.009+02:002010-03-30T18:34:06.832+02:00Serata con takoyakiDomenica sera abbiamo provato a fare in casa i takoyaki, i bocconcini di pasta con il polpo cotti sulla piastra, tipico spuntino giapponese.<br /><br />L'idea è tornata in mente dopo aver visto una famosa trasmissione dove si confrontavano appunto i takoyaki e la pizza, e i partecipanti dovevano scegliere il migliore.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilrTo5FSQenspgLie_U3_YU3wyzBC7IxyQ4re_WNwmDfhfTdoqGaeHqNRNNcMLMI4-LRRtDtcPBKK9S5xc7I81GC7S1w0M2YQNSbswY1eLL-Ap09eTrSjQ3yUNDE-pLvA4SDInw6UNo1pl/s1600-h/takoyaki1.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: pointer" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5337062617828219426" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilrTo5FSQenspgLie_U3_YU3wyzBC7IxyQ4re_WNwmDfhfTdoqGaeHqNRNNcMLMI4-LRRtDtcPBKK9S5xc7I81GC7S1w0M2YQNSbswY1eLL-Ap09eTrSjQ3yUNDE-pLvA4SDInw6UNo1pl/s400/takoyaki1.jpg" /></a><br />Per rendere la preparazione più divertente li abbiamo cucinati sul tavolo, con il fornello portatile e una "takoyaki pan", la piastra per takoyaki in ghisa, proveniente direttamente da Kappabashi.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWdAyAaAKu7t2fPxMIFlxdQq1vvYmFi12J7D-6UCkRRpuL3MWg1H_smtuq8LbT1ovLxt5u222VYgRLo2au4xrgJ8uq9bJ1l6iim0YlD6GarQAlcDwjDbxiNnpKlCaBpYMjhIvymX1MuZx3/s1600-h/takoyaki5.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: pointer" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5337062629205074706" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWdAyAaAKu7t2fPxMIFlxdQq1vvYmFi12J7D-6UCkRRpuL3MWg1H_smtuq8LbT1ovLxt5u222VYgRLo2au4xrgJ8uq9bJ1l6iim0YlD6GarQAlcDwjDbxiNnpKlCaBpYMjhIvymX1MuZx3/s400/takoyaki5.jpg" /></a>All'inizio è stato un po' difficile fare le palline per bene. Rispetto alla spettacolare maestria dei takoyakiya professionisti noi eravamo molto imbranati. Ma alla fine il risultato è stato accettabile.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJHcNzCy7zuBV8dXdRyS0-0bAXCOecaDPhR5UgMJuNzWyjlmq_J22udDGQI36UG-9321y1r7rE3ANUX3rIBCqHQfCgNXGEEXMKF0lFBT1nU9y_0okXRR9lf33LnHslbnTrpz87CYWrP3EK/s1600-h/takoyaki2.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: pointer" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5337062619404223698" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJHcNzCy7zuBV8dXdRyS0-0bAXCOecaDPhR5UgMJuNzWyjlmq_J22udDGQI36UG-9321y1r7rE3ANUX3rIBCqHQfCgNXGEEXMKF0lFBT1nU9y_0okXRR9lf33LnHslbnTrpz87CYWrP3EK/s400/takoyaki2.jpg" /></a>Eccoli i takoyaki pronti e conditi nel piatto.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinULcYpMGlJxd6AOo98uuFww9W7yKupggcP9_7C_QKVIMaIcQl6e9xpebRIiPO6VRfF8sRU7sTAUITI21xgwwGs5wP-ifrUS8VV5xRUQHlrg_rhVZuoMq73YKfsYSKEjeK3HajQ5UB6WWP/s1600-h/takoyaki3.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: pointer" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5337062619888545474" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinULcYpMGlJxd6AOo98uuFww9W7yKupggcP9_7C_QKVIMaIcQl6e9xpebRIiPO6VRfF8sRU7sTAUITI21xgwwGs5wP-ifrUS8VV5xRUQHlrg_rhVZuoMq73YKfsYSKEjeK3HajQ5UB6WWP/s400/takoyaki3.jpg" /></a><br />C'erano con noi alcuni ospiti italiani, che hanno visto per la prima volta questo prodotto nipponico(e alcuni addirittura era la prima volta che usavano le bacchette). Comunque allla fine hanno gradito.<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjafk5gY8Z61AouSByfdCIhEu0l0sMSxR8N1PJ6Lx84H9yJNkaLP-Dv3-dFDtdxWM1-sT67W-eT-O3kO4V-wq_IPKOwog4_p3JXhZdPUjbrVGIsOxB-aHFzRd_hnoLWAV9lbW7FsaQqdKhW/s1600-h/takoyaki4.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: pointer" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5337062627568801154" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjafk5gY8Z61AouSByfdCIhEu0l0sMSxR8N1PJ6Lx84H9yJNkaLP-Dv3-dFDtdxWM1-sT67W-eT-O3kO4V-wq_IPKOwog4_p3JXhZdPUjbrVGIsOxB-aHFzRd_hnoLWAV9lbW7FsaQqdKhW/s400/takoyaki4.jpg" /></a><br />Alla prossima serata.Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-11409504823847312352009-05-16T20:36:00.014+02:002009-05-18T09:51:08.055+02:00Corso di tedesco multietnicoL'altro giorno si è concluso un corso di ligua tedesca che io e la mia dolce metà abbiamo frequentato. Al termine abbiamo festeggiato con una cena in pizzeria e l'insegnante ci ha preparato e offerto una bella torta. Torta su cui ha messo le bandierine delle nazioni a cui appartenevano i partecipanti.<br /><br /><p><img style="margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px; display: block; height: 300px;" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5336493710349691506" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPrNWW8F9abCUSRkEGoUSGarvItO4dlD1j8ZLno74wejrGLqdn3F1u9hwgrysG3qikp7gwx21XCP_8O4nIdRLvMMOQsrJlKGhD09WI4m-aJOhX1DxFqEDAuavv7TzWZWtWO2Io0vm_JLrM/s400/PICTURE_13.JPG" border="0" /><br />Come potete vedere c'è quella italiana, tedesca, ma anche giapponese, belga, ugandese e albanese. Non c'è che dire, proprio un corso multietnico.<br /></p><p><img style="margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px; display: block; height: 300px;" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5336541155829085458" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4mJLRrURsFQuNJ43YfPbG_ivEQ5pSOtsuXoG6l2-4ogAPcLjY7gdqF-iro1KY9kKnwhyphenhyphenBS9x55gNXWPSFNzKmbaXfOAxeH6TgGvcxjQTISuDUvkkO-1GRuDW2v-1YIw3MHuC603ka5i6L/s400/fghgkp.jpg" border="0" /></p><p>E anche tra gli italiani, molte fisionomie diverse: alti, bassi, biondi slavati, moretti. Si vede proprio che da noi sono oltre 2000 anni che si mescola sangue di gente diversa...</p>Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-91091043132898735322009-05-14T14:34:00.003+02:002009-05-14T16:52:22.056+02:00Il tempio di SuitenguEcco alcune foto fatte al tempio shintoista di Suitengu, a Nihonbashi. E' un tempio famoso perchè vi si rivolgono mamme e aspiranti tali. Per maggiori informazioni <a href="http://www.suitengu.or.jp/">http://www.suitengu.or.jp/</a><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyVhPeYeyG7fARHtF0GFJJOsG1JUssN-lMN9cIaUo6HBQu1OhkOMIr1LAgqMFX88nrni92dOZTyn3j8OllnEWM2xbeMBexlSDyPF5cSr3G3LlGcPtPd-DPrBRp_UyyLI0moqV-HBxrBy2p/s1600-h/suitengu5.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px; display: block; height: 315px;" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5334667702993502434" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyVhPeYeyG7fARHtF0GFJJOsG1JUssN-lMN9cIaUo6HBQu1OhkOMIr1LAgqMFX88nrni92dOZTyn3j8OllnEWM2xbeMBexlSDyPF5cSr3G3LlGcPtPd-DPrBRp_UyyLI0moqV-HBxrBy2p/s400/suitengu5.jpg" border="0" /></a><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZOC80wl9sb3KtYLYcUW5fbKXM5oGH4CcaASCgOsynqvlyI2hXFqeMLc0OZGAe9-0_yCU73HoNmiwoDonvcsCIg_tGsfpvaZoPf6djcVlhcfr6vgcerUwYMrdIsRXvNoEHyELyUVQk_zmP/s1600-h/suitengu4.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px; display: block; height: 300px;" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5334667700303230562" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZOC80wl9sb3KtYLYcUW5fbKXM5oGH4CcaASCgOsynqvlyI2hXFqeMLc0OZGAe9-0_yCU73HoNmiwoDonvcsCIg_tGsfpvaZoPf6djcVlhcfr6vgcerUwYMrdIsRXvNoEHyELyUVQk_zmP/s400/suitengu4.jpg" border="0" /></a><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEWDH9jJ6gui9ExOlaVJg59zS9Ys9UnQg410NVSmQMSJ930MLAEb-DycRPHZzQW_EvFKOJx2LTTK8rpLmskoHVZdlG1IPenJySFer8wo4VZjMRqfb3q2yuQBHnv2xBknQESzigHfKrDOUq/s1600-h/suitengu3.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px; display: block; height: 300px;" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5334667696020534754" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEWDH9jJ6gui9ExOlaVJg59zS9Ys9UnQg410NVSmQMSJ930MLAEb-DycRPHZzQW_EvFKOJx2LTTK8rpLmskoHVZdlG1IPenJySFer8wo4VZjMRqfb3q2yuQBHnv2xBknQESzigHfKrDOUq/s400/suitengu3.jpg" border="0" /></a><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv6s0G86yyB95wflvtqsb_WJ8hwOIr71ROdL3TCknu6Xgeqvsl9irn9gl65bQd_GWl6um4SRuFSutbHplpY1ME5hpaDgsMCuRDBd9aiadPDW-493CdGd7_7Iu1javuPxH8HMzGhrN2xUZ_/s1600-h/suitengu2.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px; display: block; height: 400px;" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5334667697842318898" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv6s0G86yyB95wflvtqsb_WJ8hwOIr71ROdL3TCknu6Xgeqvsl9irn9gl65bQd_GWl6um4SRuFSutbHplpY1ME5hpaDgsMCuRDBd9aiadPDW-493CdGd7_7Iu1javuPxH8HMzGhrN2xUZ_/s400/suitengu2.jpg" border="0" /></a><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjx7fF4L1yww0GMhVD9ZuDoKSdaBHBvGjEUVwGWDLizNOO9vA6t_lDpv8A_uv8mLdrJfvnFtt3RMNNIQBNxj-uv1aobemnSqSk0-xEi_gUzUQospiWY3pQv430aqhgJ-49i1MfPtG9e_uk0/s1600-h/suitengu1.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px; display: block; height: 300px;" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5334667690453746754" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjx7fF4L1yww0GMhVD9ZuDoKSdaBHBvGjEUVwGWDLizNOO9vA6t_lDpv8A_uv8mLdrJfvnFtt3RMNNIQBNxj-uv1aobemnSqSk0-xEi_gUzUQospiWY3pQv430aqhgJ-49i1MfPtG9e_uk0/s400/suitengu1.jpg" border="0" /></a><div></div></div></div></div></div>Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-54740409120324028242009-05-11T23:24:00.007+02:002009-05-12T09:52:19.651+02:00Panoramica da OdaibaPrimo esperimento video. E' una "luuuunga" panoramica della baia di Tokyo vista da Odaiba. Com'é venuta?<br /><br /><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dwxszAH10tpK4X0xZ3HOfMElHeGE4r4fdtIgVkGmyp0lS8t4n9s5zXAxvkAGIKQEHCIFaf0V-kjqAQl9_a9LQ' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe>Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-9466548604972059462009-05-11T15:06:00.015+02:002009-05-11T22:21:35.792+02:00Il noren 暖簾Il nostro vecchio, piccolo, ma glorioso izakaya ha chiuso i battenti per sempre.<br /><br />Per tenerne in vita il ricordo mi sono fatto dare il "noren", ovvero la tenda tradizionale che si trova davanti l'entrata di un ristorante giapponese, per indicare che è aperto e quali cibi offre.<br /><br />I primi tempi, da ignorante, mi domandavo: perchè si mette questo telo quando il ristorante è aperto, dato che oscura l'entrata e la rende più difficile, mentre si toglie alla chiusura? Non dovrebbe essere il contrario?<br /><br />E invece gli ultimi tempi metterlo e toglierlo era diventato un compito mio. Mi ci ero affezionato.<br /><br />Ora è in Italia, e così il suo destino è di durare ancora un bel po'.<br /><br />É un po' scolorito, perchè di sole ne ha visto tanto, però è in buono stato. L'ho lavato, per pulirlo dalla polvere e dallo smog depositato in anni di servizio.<br /><br />Ecco una foto mentre stava asciugando.<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8IK7-qzNBSiSp5QgrUB_RwB0u4H3ijdfsl8swj01HJGJLmIktHgLoUcbX084EYrDlljEY9ocfnrcDJAPS_Ud9DltHa-DNy9LYmWcwyJUNDF96gy9lCQWX5mLlMpg3fnu627vE13uV_X1J/s1600-h/noren_bagnato.jpg"><img style="WIDTH: 400px; HEIGHT: 300px" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5334598664645236514" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8IK7-qzNBSiSp5QgrUB_RwB0u4H3ijdfsl8swj01HJGJLmIktHgLoUcbX084EYrDlljEY9ocfnrcDJAPS_Ud9DltHa-DNy9LYmWcwyJUNDF96gy9lCQWX5mLlMpg3fnu627vE13uV_X1J/s400/noren_bagnato.jpg" /></a><br /><br />Ora è stirato, ripiegato e riposto come le cose sacre. Non so ancora però dove posizionarlo, per ora.<br /><br />Lo metterò alla porta d'entrata di casa quando organizzerò una cena con amici giapponesi, per farli sentire un po' di piu' a casa.<br /><br />Chissà però cosa penseranno i vicini italici...<br /><br />P.S.: se fosse stato per me, avrei portato in Italia l'izakaya al completo. :-)Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-69391869508672808762009-05-10T01:25:00.006+02:002009-05-14T16:55:08.366+02:00Yodobashi a Ueno<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihVY7LsJasthyphenhyphenVpeuNkRZXMElYWgynr11mTeaD4w3gxJYNNXNWBpjpi1nmUJ1kaQplxTax8YjKQRexGdBVhYbpQOGqijPeiPPk41I5bvd6kG_yGpxPKDjfXbHsDxIfJ4o2v0w6WV_85Nyo/s1600-h/yodobashi-ueno.jpg"><img style="width: 400px; height: 300px;" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5333970548025231138" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihVY7LsJasthyphenhyphenVpeuNkRZXMElYWgynr11mTeaD4w3gxJYNNXNWBpjpi1nmUJ1kaQplxTax8YjKQRexGdBVhYbpQOGqijPeiPPk41I5bvd6kG_yGpxPKDjfXbHsDxIfJ4o2v0w6WV_85Nyo/s400/yodobashi-ueno.jpg" border="0" /></a><br /><div>Yodobashi ha aperto un nuovo punto vendita a Ueno. Comodo se non volete andare fino ad Akihabara.<br /><br />Uhm... però se vi trovate a Frosinone, non è comodo lo stesso.</div><div></div>Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-48080501284842054512009-05-05T12:10:00.001+02:002009-05-10T01:37:45.493+02:00Koinobori 鯉幟<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6QmuiP5xrqd2z09EP1Q6kURdHOTWC47uiL1FgH9Mc5XDTKDcipZrymFPCovUxXvMfkHiAtPRovAdSEZb74GpEOI4IlbIcVqBwxUsfxU61y4QtJ-y962wtU0MFClyzegOEjLFcyNldGP4B/s1600-h/koinobori.jpg"><img style="WIDTH: 400px; HEIGHT: 250px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5333963035102613154" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6QmuiP5xrqd2z09EP1Q6kURdHOTWC47uiL1FgH9Mc5XDTKDcipZrymFPCovUxXvMfkHiAtPRovAdSEZb74GpEOI4IlbIcVqBwxUsfxU61y4QtJ-y962wtU0MFClyzegOEjLFcyNldGP4B/s400/koinobori.jpg" /></a><br /><div>Ecco... li ho aspettati tanto, per la festa giapponese dei bambini, il <strong>kodomo no hi</strong>, <strong>こどもの日 </strong>che si celebra il 5 maggio: ecco i miei Koinobori. Sventolano all'aria italiana e sembrano un po' spaesati, ma si abitueranno.</div><br /><div></div>Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-63421650541142887332009-05-03T10:34:00.000+02:002009-05-10T01:31:08.144+02:00Shungiku 春菊<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX9VY1qXxrSwlj87OLY1EsjJf9Bx1fqxUc9ykxY5XP1effGE6aljqbAFbgVutdvPguN3pH4I4InTw48Y60G7u_xF-uXFAFweKjRymZtAPjh0KroINRMqDbyauC6qbHIB1YzU-XrTqIkcX1/s1600-h/fiore_shungiku.jpg"><img style="WIDTH: 300px; HEIGHT: 400px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5333956355709512226" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX9VY1qXxrSwlj87OLY1EsjJf9Bx1fqxUc9ykxY5XP1effGE6aljqbAFbgVutdvPguN3pH4I4InTw48Y60G7u_xF-uXFAFweKjRymZtAPjh0KroINRMqDbyauC6qbHIB1YzU-XrTqIkcX1/s400/fiore_shungiku.jpg" /></a><br />Conoscete la pianta dello Shungiku? E' una sorta di <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Garland_chrysanthemum">crisantemo commestibile</a>, usato nella cucina giapponese, e cinese. La pianta di shungiku viene usata d'inverno come ingrediente per il nabe. Il suo sapore è amarognolo, ma scottato sta molto bene. Mi sono dimenticato di tenerla in un posto non troppo caldo, così è andata in fiore. Molto bello!<br />Pazienza, ormai per ora non faremo nabe fino al prossimo autunno. Con questa ci farò i semi per il prossimo inverno, come è già successo con il Daikon.<br /><br />Ah... il primo che passa al Moa Garden, me ne prende un po'?Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-80058434299077827302009-05-01T17:27:00.001+02:002009-05-20T12:05:34.439+02:00Afternoon Tea<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_9zETYbm6wWSIXP8BMyz5PF1X82nuBvC5F17t2hW6voyBtZGgXW-iBeTh80E_KupQr5BDHABx_kQYlCHkOIjcDDqAQABnqK6Iwq8wYatR0xMsy_oGdsHMbqVd2HyEUVZEfL8WKqeLyk7W/s1600-h/OrientallMandarineTokyoAfte.jpg"><img style="WIDTH: 400px; HEIGHT: 250px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5333964088996860962" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_9zETYbm6wWSIXP8BMyz5PF1X82nuBvC5F17t2hW6voyBtZGgXW-iBeTh80E_KupQr5BDHABx_kQYlCHkOIjcDDqAQABnqK6Iwq8wYatR0xMsy_oGdsHMbqVd2HyEUVZEfL8WKqeLyk7W/s400/OrientallMandarineTokyoAfte.jpg" /></a><br /><div>Uno dei tanti modi con cui le ragazze e casalinghe giapponesi moderne passano il tempo è quello di fare un Afternoon Tea con le amiche. Ben inteso, non stiamo qui parlando della tradizionale cerimonia giapponese del te', bensì di un'altra cosa ben più moderna, ma altrettanto (e forse più) frequente nelle giovani generazioni.<br /><br />Si può fare un Afternoon Tea in un bar, pub, ma va molto di moda prendere un Afternoon Tea in una sala d'albergo. Gli alberghi, specie quelli di fascia alta, hanno una sala dedicata a questo. Sopra ecco una foto scattata in una di quelle occasioni. E' finita pure sul sito di La Repubblica.</div><br /><div></div>Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-67085900668514138212009-04-26T10:43:00.005+02:002009-05-10T00:12:50.855+02:00Spaghetti fritti<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS3aEshHcN35P5t0pWU4nSS33pCaJ6fjxXu3bIHWNUMQThHb4XUw5fZL_Hi1YuSlK2EDtjCtPedIQFPwxWmGp91U39GIIV9duVBXCL25kw3Vw0KPeV9SqAI3d-PrshXfOk2rSQjWPrMZ9L/s1600-h/itarian-spabo.jpg"><img style="WIDTH: 400px; HEIGHT: 300px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5328921342318348146" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS3aEshHcN35P5t0pWU4nSS33pCaJ6fjxXu3bIHWNUMQThHb4XUw5fZL_Hi1YuSlK2EDtjCtPedIQFPwxWmGp91U39GIIV9duVBXCL25kw3Vw0KPeV9SqAI3d-PrshXfOk2rSQjWPrMZ9L/s400/itarian-spabo.jpg" /></a><br /><div><div></div><div>Girando girando ho trovato una bancarella che vendeva "Itarian spabo", ovvero spaghetti fritti, disponibili sia dolci che salati. Non ho osato mangiarli...</div></div>Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-80326360251095436852008-09-22T16:18:00.002+02:002008-09-22T16:21:09.497+02:00Così è la vita/2Davvero la vita è strana. Speravamo che tra alcuni mesi di saremmo stati in tre... e invece bisogna ricominciare da zero :-(<br />Sayonara Mamekochan.Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-10691337164058618442008-09-07T11:50:00.013+02:002009-05-10T00:54:51.960+02:00Organizzare la propria cucina giapponese in Italia<p>Questo argomento sarebbe più adatto per un forum che per un blog perchè avrei bisogno anche del parere dei lettori. Pertanto lo aggiornerò nel tempo anche grazie ai vostri suggerimenti.</p><p>Se siete stati contagiati dalle abitudini alimentari giapponesi (ad esempio perchè vivete con una persona giapponese, o avete vissuto lì molto tempo e amate quel modo di fare), probabilmente vorrete cucinare regolarmente alla giapponese anche stando in Italia, sia per ricreare quell'ambiente familiare che conoscevate, che per stupire gli amici. Quindi, oltre a disporre degli ingredienti adatti, sorge la necessità di organizzare l'angolo cottura e la tavola in modo da attrezzarla per una cucina così diversa dalla nostra. E quindi di fornirsi di attrezzature che normalmente non si usano in Italia.</p><p>Tanto per cominciare vorrei fare qui una check-list delle principali attrezzature e stoviglie necessarie/consigliabili, indicando dove trovarle ed eventuali strumenti alternativi. </p><ul><li>La macchina cuociriso elettrica. (E' obbligatoria ogniqualvolta vivete con un giapponese)</li><li>Bollitrice per acqua (non è fondamentale in casa, ma è il vitale per il confort di un ospite giapponese, in albergo o in ufficio. Se non c'è ve la chiederà sicuramente.)</li><li>Bacchette per mangiare (Hashi), porta-bacchette (Hashi-oki), tovaglioli bagnati (oshibori), bacchette per cucinare, stuzzicadenti a punta singola (youji) nel loro tipico contenitore di bambu, bottigliette per shoyu e shichimi-togarashi, peperoncino, ecc...</li><li>Wan e scodelle di varie dimensioni, colori e materiali per riso, per miso-shiru, ramen, udon, soba, ecc ecc.</li><li>Una (o due o tre) serie di coltelli, dai coltelli tradizionali col manico in legno a quelli moderni in acciaio</li><li>stoviglie, soprattutto in ceramica e bambu</li><li>vassoi vari, in varie forme e colori</li><li>contenitore e mestolo per preparare il riso per sushi (oke e shamoji)</li><li>un vassoio per scolare il tenpura (cosa abbastanza comune e consigliabile anche per i fritti italici)</li><li>uno o più sake set (se avete il sake)</li><li>tetsubin e uno o piu ocha set (se vi piace il te, ma è una cosa abbastanza scontata)</li><li>tanto ghiaccio in frigorifero, per allungare birra e mix alcolici japanese-style (specie se organizzate una bella serata di karaoke con gli amici nipponici)</li><li>almeno un obento-bako per persona e relativi accessori, se vi piacciono.</li><li>Fornello portatile a gas per cucinare direttamente sul tavolo nabe, yakiniku, shabu-shabu, okonomiyaki, takoyaki, ecc. (o una piastra elettrica in alternativa) </li><li>un piccolo barbecue basso per fare yakiniku, yakitori all'aperto (una sorta di shichirin)</li><li>una "nabe" in terracotta da poter mettere direttamente sul fornello a gas</li><li>una "shabushabu-nabe" la pentola in metallo con il buco in mezzo per cucinare shabu-shabu sul tavolo</li><li>una "tamagoyaki-you-furaipan", la padella quadrata per cuocere la frittata</li><li>... e tant'altro che per il momento non mi viene in mente</li></ul><p>Ora dovremmo passare agli ingredienti... ne butto giù qualcuno:</p><ul><li>Riso (quale varietà italiana si adatta di più alle nostre esigenze? Personalmente ho trovato un buonissimo riso giapponese, comunque prodotto in Italia: un altro pianeta!)</li><li>Salsa di soya giapponese</li><li>Miso</li><li>Tofu</li><li>Nattou</li><li>Daikon</li><li>Wasabi</li><li>Shichimi-togarashi</li><li>Olio di sesamo</li><li>Semi di sesamo</li><li>Salsa per okonomiyaki (ma come si fa?)</li><li>Alghe varie: nori, wakame, ecc ...</li><li>Taksuodon (scaglie di bonito essiccato)</li><li>Ingredienti vari per onighiri</li><li>Se avete la possibilità di farvi un orto... oba, edamame, saiaendo, daikon, ecc. coltivati direttamente da voi (che sogno!)</li><li>... il resto lo scrivo dopo. A presto!</li></ul><p>Nel frattempo, per farvi un idea su alcune attrezzature di cucina giapponesi, potete visitare il sito di Minohan <a href="http://www.minohan-net.com/">http://www.minohan-net.com/</a> , una grande catena di negozi di attrezzature professionali. Dal sito è possibile scaricarsi l'intero catalogo in PDF. Istruttivo!</p><p>Un sito utile, se si capisse qualcosa, sarebbe Cookpad (<a href="http://www.cookpad.com/">http://www.cookpad.com/</a> ) una infinita raccolta di ricette, giapponesi e non, a cura di una community di casalinghe. Alcune ricette sono proprio fantasiose perchè le "cuoche" spesso si sbizzarriscono con ingredienti e tecniche veramente "originali"...</p>Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-45360683568675966492008-09-05T23:30:00.006+02:002008-09-08T11:57:11.211+02:00Così è la vita......così la vita. C'è chi se ne va, e c'è chi arriva.<br /><br />Sembra che tra alcuni mesi saremo in tre... :-)<br /><br />Nel frattempo lei ha gia messo il cartellino di <strong>Tamahiyo</strong> bene in vista sulla borsa, come si fa in G, per indicare il proprio stato interessante sulla metro, nelle code ecc. e avere un trattamento prioritario. Ma dubito che qui in Italia qualcuno lo capisca e si regoli.<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLmriJZH3wfpxx6SRDCeSvmtmuBdpYQBNLZn-K7DgSvlU2il9HjtipzD3yqqriEyT4PHTVseshIz67K0oC2Krbu1A5MLCwObKNdiOEjJv7WOfOuKkyHCiN3a71VdU4aGSyeVa1xnWlxzv3/s1600-h/Tamahiyo.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5242886148535507666" style="CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLmriJZH3wfpxx6SRDCeSvmtmuBdpYQBNLZn-K7DgSvlU2il9HjtipzD3yqqriEyT4PHTVseshIz67K0oC2Krbu1A5MLCwObKNdiOEjJv7WOfOuKkyHCiN3a71VdU4aGSyeVa1xnWlxzv3/s400/Tamahiyo.jpg" border="0" /></a><br /><br />Per la cronaca questo cartellino è <strong>Tamahiyo</strong>, cioè <strong>Tamago Hiyoko</strong>. Il personaggio con l'"ovettino" di un paio di riviste specializzate in "<em>premother</em>": "<strong>Tamago club</strong>" ("<em>il club dell'ovetto</em>") e "<strong>Hiyoko Club</strong>" ("<em>il club del pulcino</em>").<br />Il logo in secondo piano, quello grigio con la mamma e il bambino è invece il logo ufficiale del Ministero della Salute per le donne in dolce attesa, ed è una vera e propria priority card nella metro, in bus, nelle code, ecc. In G anche molto rispettata. Le signore le possono ottenere gratuitamente in ogni stazione. Questo invece era allegato alle riviste.Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-54316319151699623712008-08-08T17:34:00.005+02:002009-05-10T00:55:16.812+02:00Nabe mon amour<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEGobrDRponnjnjNo6-lLG9_sf5sn9TJWpvO049nF9v_mJaZXDF6rrOFeJxbVY-LBWs10BDuRkhp0G_ZpyOTwhTrBLedjpu1_ipYGfVJVHqoYDp2Lvf9D4L-bXdU1yzjpehdCtBDAmuC5P/s1600-h/nabe03.jpg"><img style="CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5243038655194061170" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEGobrDRponnjnjNo6-lLG9_sf5sn9TJWpvO049nF9v_mJaZXDF6rrOFeJxbVY-LBWs10BDuRkhp0G_ZpyOTwhTrBLedjpu1_ipYGfVJVHqoYDp2Lvf9D4L-bXdU1yzjpehdCtBDAmuC5P/s400/nabe03.jpg" /></a><br /><br /><div><div></div><div></div><div>La pentola, che passione. </div><br /><div>Anche se non ero mai stato in Giappone d'inverno, avevo già avuto modo di scoprire questo piatto.</div><br /><div>Per chi non lo sapesse, Nabe significa "pentola" ed è un tipico piatto invernale giapponese.</div><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCKLIuJY2z4A7nAkrH2xYm3yliQ-eNSZfYs4b5dteBuAjMKlE3uOPoVhmKmYupWRBI9i-kzKq3b8IKMICgcZtRRU0wFxpdwvjaNZZ3xzJ00_EITYMixSwjr3Wlr3bjKcKWwpOvQnC7nkoH/s1600-h/nabe01.jpg"><img style="CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5243036373540563218" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCKLIuJY2z4A7nAkrH2xYm3yliQ-eNSZfYs4b5dteBuAjMKlE3uOPoVhmKmYupWRBI9i-kzKq3b8IKMICgcZtRRU0wFxpdwvjaNZZ3xzJ00_EITYMixSwjr3Wlr3bjKcKWwpOvQnC7nkoH/s400/nabe01.jpg" /></a></div><div>Si prepara mettondo svariati ingredienti a piacere come verdura, ortaggi, funghi, carne, pesce, crostacei, funghi a seconda dei propri gusti e disponibilità in una pentola di terracotta e fatti cuocere su un fornello portatile direttamente sul tavolo dove i commensali controlleranno la cottura e si serviranno da soli. E' quindi un tipico piatto che si mangia in famiglia d'inverno, seduti per terra e scaldati dal kotatsu. E la cottura sul tavolo contribuisce a creare una atmosfera calda.</div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKgfePQgsUe8pDwJgblPocscxBCm5TeUcvIx11p5AzzjzOak2ju9Ixz33hI7ln3DRHS7A3DUcC8eiOoZfVy2EgRuY2FzwNLZ-mxTUd1mcNOOubiiRDFUZI47R2MckCK6lRUbG1oa67zKnj/s1600-h/nabe02.jpg"><img style="CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5243036937694117842" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKgfePQgsUe8pDwJgblPocscxBCm5TeUcvIx11p5AzzjzOak2ju9Ixz33hI7ln3DRHS7A3DUcC8eiOoZfVy2EgRuY2FzwNLZ-mxTUd1mcNOOubiiRDFUZI47R2MckCK6lRUbG1oa67zKnj/s400/nabe02.jpg" /></a><br /><div>Man mano che gli ingredienti arrivano a cottura si mangiano e alla fine, nel brodo che resta, si versa un po' di riso o udon, in modo da completare la cena.</div><div></div><div></div><div></div><div>In realtà il primo approccio con il nabe non fu proprio esaltante. Eravamo in Italia. Una sera di fine estate ci invitano a cena. L'unico italiano sono io. Sarà che forse eravamo troppe persone per troppo pochi ingredienti, ma mi ritrovai di fronte ad un grande pentolone pieno di acqua non salata, dove galleggiavano solitari un po' di cavolo cinese, un po' di carne tagliata fine e un po' di tofu. Alla fine della cottura comunque gli ingredienti avevano un sapore inconsistente, ed anche l'udon finale risultò alquanto insipido. Se questo era nabe, potevo benissimo farne a meno.</div><br /><div>Alla fine però qualcuno mi avvisò "Attento, questo non è proprio un bel nabe".</div><div></div><br /><div>Il caso volle che qualche mese dopo, girando in un grande magazzino, trovassi esposte delle pentole in terracotta, molto simile ad una nabe. Erano cinesi, ma molto simili alle nabe giapponesi, sia per quanto riguarda la pentola che per il coperchio. Sulla confezione l'importatore aveva scritto "pentola da fuoco", da mettere proprio sopra il fornello, senza protezione, come si fa con le nabe normali. Non resistetti, e la comprai. </div><br /><div>Rispolverato il fornello portatile (piuttosto difficile da trovare in Italia) e recuperati con fatica gli ingredienti, la sera facemmo il nostro primo nabe familiare. Completamente differente e buonissimo.</div><div></div><br /><div>Da allora almeno un paio di volte al mese, d'inverno, il nabe è obbligatorio.</div><div></div><br /><div>Riguardo agli ingredienti, per il nabe c'è spazio per molta fantasia: qualunque verdura, ortaggio che ci piace è benvenuto. Non dovrebbero mancare però tofu e daikon. Carne, pesce, molluschi o crostacei possono arricchire il piatto, ma dipende da gusti e portafoglio. Il mio preferito in assoluto è il kani-nabe, la pentola con i granchi e le capesante. Veramente una prelibatezza.</div><br /><div>Anche se la base è completamente diversa, mi ricorda il natio Cacciucco.</div><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIatZHfZOgcda6XqvWklS85Ne4jABbU0ZiH-YwuoXhdYh1Z1agYNTUETnY02OXITLybTZPCRdomdruBkhIiakdLriSOYZjTjp3_6DQQl7KNZltgGlSqDhtgwR4Adl1B4ynPoljtqXiz-8A/s1600-h/nabe04.jpg"><img style="CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5243048199493090338" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIatZHfZOgcda6XqvWklS85Ne4jABbU0ZiH-YwuoXhdYh1Z1agYNTUETnY02OXITLybTZPCRdomdruBkhIiakdLriSOYZjTjp3_6DQQl7KNZltgGlSqDhtgwR4Adl1B4ynPoljtqXiz-8A/s400/nabe04.jpg" /></a></div><div>Ooops... ma questo è solo un avanzo. ;-)</div></div>Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-37396448382176026652008-08-05T12:26:00.005+02:002008-09-06T19:04:25.226+02:00Nengajou e timbrini<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5qDX0UZht1q4AKTjd_T3lT7vnGtXUq7LEQKAia4BXYBiWBeUXs3d6cdXlIL1iwfN1qz734uvqhjTWmpsuT5l-dBDc1D1nYG0akK-5imK3jlPeo86GCnRTRNxJpSzUfKcDRF7Wl4_fihn5/s1600-h/stamp_tottoro2.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5242948737561438610" style="CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5qDX0UZht1q4AKTjd_T3lT7vnGtXUq7LEQKAia4BXYBiWBeUXs3d6cdXlIL1iwfN1qz734uvqhjTWmpsuT5l-dBDc1D1nYG0akK-5imK3jlPeo86GCnRTRNxJpSzUfKcDRF7Wl4_fihn5/s400/stamp_tottoro2.jpg" border="0" /></a><br />Mancano sei mesi alla fine dell'anno. Fa caldo e noi italici abbiamo in testa solo sole, mare e divertimento. Sole, mare e divertimento. Sole, mare e divertimento.<br /><br />Però sei mesi passan presto è quindi è già tempo di informarsi e organizzarsi.<br />In questo caso voglio accennare alla tradizione giapponese dei "<strong>nengajou</strong>", le cartoline augurali di capodanno.<br /><br />A capodanno è abitudine scambiarsi cartoline di auguri, un po' come da noi, ma con modi e regole e un po' diversi.<br /><br /><strong>Quando farli e quando non farli</strong><br />Ogni famiglia le prepara e le manda a tutti i propri parenti o amici.<br />Aziende e negozi li mandano, magari ai propri clienti selezionati. Ne so qualcosa anch'io ;-)<br />E la cosa è praticamente obbligatoria.<br />Nel caso però che in famiglia ci sia stato un lutto, per quell'anno la famiglia non può mandare nè ricevere nengajou. Ciò non significa che è esonerata da questo lavoro, anzi con molto anticipo deve inviare a tutti i possibili corrispondenti un'altra serie di cartoline per informarli che, a causa del lutto non potrà mandare gli auguri a capodanno e che sarà bene che, per quell'anno non glieli mandino.<br />Insomma... qualcosa si deve spedire sempre!<br /><strong></strong><br /><strong>Spedizione e consegna</strong><br />Le cartoline di Capodanno vengono preparate in vario modo, ma è fondamentale che vengano consegnate al destinatario tutte insieme lo stesso giorno, la mattina di Capodanno.<br />L'anno scorso il sistema postale giapponese assicurava la consegna per il giorno di Capodanno delle cartoline imbucate entro il 21 dicembre.<br />Ovviamente il sistema postale giapponese è organizzato per garantire le consegne proprio quella mattina.<br />In primo luogo nei giorni precedenti il personale individuerà tutta la corrispondenza di quel tipo, la classificherà e la immagazzinerà in attesa della consegna.<br />In secondo luogo la mattina di capodanno i postini saranno chiamati ad una giornata di superlavoro per effettuare tutte le consegne. In Italia sarebbe possibile avere un sistema in piena efficienza la mattina di capodanno?<br /><br /><strong>Le cartoline</strong><br />Le cartoline sono di tipi, ma di solito si tratta di cartoline postali giapponesi, formato 10x15 verticale, dall'affrancatura economica (dato che è necessario spedirne un bel po').<br />Di solito c'è l'abitudine di prepararsele da se e da personalizzarle con scritte e timbrini.<br />oppure si possono trovare in tutti in negozi di cartoleria, nei conbinì, ecc.<br />Ad esempio Japan Post offre delle cartoline in bianco preaffrancate, dove è possibile scrivere a mano o usare una stampante.<br />Le aziende magari le fanno preparare, personalizzate, presso i service di stampa.<br />Gli argomenti dell'illustrazione sulla cartolina sono vari, ma vanno da quelli tradizionali, quali l'animale dell'anno dallo zodiaco cinese, alla composizione fotografica di famiglia (specialmente se ci sono stati nuovi arrivi). Raramente si sono illustrazioni natalizie occidentali, tipo l'albero di natale o la casa sotto la neve.<br /><br /><strong>Timbrini<br /></strong>Elemento immancabile da apporre sulla cartolina è qualche timbrino, come da abitudine giapponese.<br />Data la mania giapponese per i timbri e timbrini (vi ricordo che in Giappone ognuno ha il suo timbro personale, che ha una validità uguale alla firma, se non superiore) questi non possono mancare anche in questo caso.<br /><br />E qui io sono impazzito perchè in molte cartolerie si trovano dei fantastici timbrini, che farebbero la gioia dei nostrani maniaci filo-nipponici.<br /><br />Ecco qualche foto, scattata a Tokyu Hands. Notare a destra il timbrino con Tottoro!<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguoJG-JYPyUaaJ3PNkP9zSUhizYqec231eyobIPXL_Lj3exgblxX-HqFjoCeG1gLbTyts5aWLo2ACXVXgLRk665lz4H4i_pipuBYvHlu7itemmrX_iKyhHUf4QbEq8SaMqzaZlzpxyTseJ/s1600-h/nenhajou1.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5242942964962785874" style="CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguoJG-JYPyUaaJ3PNkP9zSUhizYqec231eyobIPXL_Lj3exgblxX-HqFjoCeG1gLbTyts5aWLo2ACXVXgLRk665lz4H4i_pipuBYvHlu7itemmrX_iKyhHUf4QbEq8SaMqzaZlzpxyTseJ/s400/nenhajou1.jpg" border="0" /></a><br /><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ2KWQuaycLOEPSW8JTJ-lbPayAB1eYLFzYvM-NZIkq_W2TomMY4rkaFtibe0jTj8UYaoE-OsYdk_VaTtn8RPHaI3hsIP9C72JHqESkKbRYrA0SkBBLJCwGcya3oLUNjC9QVLALp_Y3EwW/s1600-h/stamp_tottoro1.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5242948738984344514" style="CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ2KWQuaycLOEPSW8JTJ-lbPayAB1eYLFzYvM-NZIkq_W2TomMY4rkaFtibe0jTj8UYaoE-OsYdk_VaTtn8RPHaI3hsIP9C72JHqESkKbRYrA0SkBBLJCwGcya3oLUNjC9QVLALp_Y3EwW/s400/stamp_tottoro1.jpg" border="0" /></a><br /><br /><strong>Stampa self-service<br /></strong>Quest'anno l'ultima moda era quella di prepararle al computer, stampandole su una stampante ink-jet a colori. E infatti era il business del momento. A Yodobashi, ma praticamente ovunque, c'erano infiniti modelli di stampante e montagne di cartoline stampabili, con kit, software e guide per comporre le fotografice. Anche io ne ho comprate un po', dato che costavano infinitamente meno che in Italia e che dovevo spedirne un po'. Anche l'ufficio postale ne vendeva, già affrancate, praticamente al solo costo del francobollo.<br />Ora vi saluto che vado a buttare giu qualche idea per i prossimi nengajou e poi andrò al mare anch'io.<br /><br />P.S.: se passate all'Ufficio Postale, prendete anche la serie di francobolli di Capodanno. Quelli del 2008 erano tutti filigranati d'oro. Spettacolari.Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-49839996733623344702008-06-12T18:00:00.006+02:002008-12-12T00:24:23.035+01:00Sayonara Giancarlo<p align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyMTduPGxXYr6H6kX2RNyB7qA8Esylht27CyhWjTwYGNmq7qcLwXPLS8brh1K1MacvU18-JZFW1N_90AP1DSXMoiZI9fexKMNia4xFPkVQ6QsB-uIbHUDIQQNb3_Q_JI1p38gp0IOgIjQJ/s1600-h/giancarlo.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5211295534872908882" style="CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyMTduPGxXYr6H6kX2RNyB7qA8Esylht27CyhWjTwYGNmq7qcLwXPLS8brh1K1MacvU18-JZFW1N_90AP1DSXMoiZI9fexKMNia4xFPkVQ6QsB-uIbHUDIQQNb3_Q_JI1p38gp0IOgIjQJ/s400/giancarlo.jpg" border="0" /></a></p><div align="center"></div><p>Avrei voluto dirti di nuovo "Sì' muoviamoci, diamoci da fare. Non abbiamo limiti, se vogliamo."</p><p>E invece ora, improvvisamente, scopriamo che non si può più. RIP</p><p>Caro Giancarlo, sayonara</p>Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-12399616045387032792008-05-30T22:18:00.007+02:002008-12-12T00:24:23.229+01:00Stasera Kimpap<div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGy-ABvm4UUSbXAfKT2Xcp2xkNORqbykWP4mVIKPNadc1pdQMRsoEbqo7xbBCXOwf7aEZRDkcW0hYi-pgz4myD8KIc9LihGAh_1SVXtw4u1qSbB9i1bPYHUOm3FNOR3M2LMD3GQBB7m7e4/s1600-h/kimpap.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5206270618006438114" style="CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGy-ABvm4UUSbXAfKT2Xcp2xkNORqbykWP4mVIKPNadc1pdQMRsoEbqo7xbBCXOwf7aEZRDkcW0hYi-pgz4myD8KIc9LihGAh_1SVXtw4u1qSbB9i1bPYHUOm3FNOR3M2LMD3GQBB7m7e4/s400/kimpap.jpg" border="0" /></a> </div><br /><div><br /></div><br /><div>Home made Kimpap. Sushi alla coreana. Buono... ma a me piace più il sapore del sushi.</div>Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-42713804776521206612008-05-29T19:15:00.000+02:002008-12-12T00:24:23.487+01:00Questo piccolo mondo<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz9HFDzN349yVHm6_O9GYbx3tXM6MqDHoWAGo9tcElxwriJFqFHYfi4Sm1AdSmYaeFzOsNUVh_cyedmMj5w_MA3X481gJNr5frIcWFfJCSBgkJ3lnXoHOo9knIJQA5ifJcC3gVgXu__F5U/s1600-h/Mappamondo.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5206283648937214226" style="CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz9HFDzN349yVHm6_O9GYbx3tXM6MqDHoWAGo9tcElxwriJFqFHYfi4Sm1AdSmYaeFzOsNUVh_cyedmMj5w_MA3X481gJNr5frIcWFfJCSBgkJ3lnXoHOo9knIJQA5ifJcC3gVgXu__F5U/s400/Mappamondo.JPG" border="0" /></a><br />Per scegliere dove viaggiare la mia dolce metà usa un piccolo mappamondo, di circa 8 centimetri di diametro. L'Europa è grande come un francobollo, e tutti i paesi sembrano estremamamente vicini.<br /><br />E così mi fa "Danimarca, Finlandia, Portogallo, Svezia: finchè stiamo qui (leggi "in Italia") bisogna andare a vedere tutti questi posti. Tanto si raggiungono presto!" E mi fa vedere che, sul mappamondo il Giappone è un po' più lontano. Io onestamente mi spavento un po'...<br /><br />Che dite? Le compro un mappamondo più grande?Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-28660137304762591512008-05-17T11:31:00.002+02:002008-12-12T00:24:23.710+01:00L'izakaya<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWad9vQOOBIwHxI3IGYQWP_6MBZFuphAQvnjb2dl4YMIwDGienE6DPZfZzDDb4_BWsEIAYD2r8UCGXMLNuAavijFAdtSl2LcbBYC-UUJebYBFYXwQsFtm-48Gch465kDD36wpQxzUaoYBK/s1600-h/sala-privata-izakaya.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5201278759788664002" style="CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWad9vQOOBIwHxI3IGYQWP_6MBZFuphAQvnjb2dl4YMIwDGienE6DPZfZzDDb4_BWsEIAYD2r8UCGXMLNuAavijFAdtSl2LcbBYC-UUJebYBFYXwQsFtm-48Gch465kDD36wpQxzUaoYBK/s400/sala-privata-izakaya.jpg" border="0" /></a><br /><div>Non ho intenzione di fare pubblicità, però questa è la saletta privata dell'izakaya dove vado quando posso. Mi piace tantissimo. Dicono che può ospitare fino a 35 persone. (E' vero, ci stanno!!!) E si può bere, mangiare e cantare a squarciagola. </div>Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-58885255058988526772008-05-17T09:36:00.006+02:002008-12-12T00:24:23.977+01:00Armadi e mobili giapponesiSe siete in giro per Odaiba e avete una'oretta da perdere, andate a visitare il negozio di arredamento di <a href="http://www.idc-otsuka.co.jp/showroom/ariake/ariake.html" target="_blank">IDC Otuka ad Ariake</a>, dentro il palazzo di Tokyo Fashion Town, alla fermata di Kokusai-tenjijo Seimon dello Yurikamome.<br />E' il piu' grande showroom di arredamento in Tokyo. Ha una superficie di oltre 30'000 m° e Si sviluppa su 4 piani.<br />Così potrete vedere una selezione dei migliori mobili da arredamento, che piacciono ai giapponesi danarosi e con casa grande.<br /><br />A parte la sezione italiana, con i leader del nostro design (soprattutto moderno), troverete tanti mobili un po' piu' tradizionali:<br /><ul><li>gli armadi nuziali giapponesi, dove vengono conservati i preziosissimi kimono, </li><li>i tavolini bassi in radica,</li><li>i mobili da studio per la camera dei bambini, </li><li>agli angoli cucina per i mini-mini-appartamenti senza cucina</li><li>e tanto altro.</li></ul>Personalmente trovo molti mobili un po' troppo "legnosi" per il mio gusto, però sono molto belli e si integrano bene in una casa "legnosa" come quella giapponese.<br />Fanno un po' pena i mobili per gli angoli cucina, ma d'altra parte sono fatti per mini-mini-mini-appartamenti dove non c'era spazio per installare il piano cucina (in Giappone normalmente le case sono vendute con la cucina già pronta).<br /><br />Cercate di far capire ai commessi che siete turisti, altrimenti, con la loro perfetta educazione ed efficienza, vi seguiranno ovunque.<br /><br />Il palazzo dove si trova l'esposizione ha una enorme hall. Nel centro della hall, ogni ora si attiva una cascata d'acqua che scende dal soffitto, da 35 metri. E' particolarmente bella di sera, quando si creano begli effetti cromatici.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjK3JtODmY2PKeFb5gZTXQK4SzYAmNxVFTocZySlWbU8T8dcnXdUFPN0WQVGvHpU6nd0b96UFcx5qRrYCrsa6-ssLteTD1UWzV3y384d0NReBsLVYbcZJPJK5QXqF5WsD2diaSqDcP1Diof/s1600-h/fashion-town-hall-odaiba.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5201270552106161330" style="CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjK3JtODmY2PKeFb5gZTXQK4SzYAmNxVFTocZySlWbU8T8dcnXdUFPN0WQVGvHpU6nd0b96UFcx5qRrYCrsa6-ssLteTD1UWzV3y384d0NReBsLVYbcZJPJK5QXqF5WsD2diaSqDcP1Diof/s400/fashion-town-hall-odaiba.jpg" border="0" /></a><br /><br />Se invece siete curiosi di cosa vende l'IKEA in Giappone, guardatevi <a href="http://www.ikea.com/jp/ja/" target="_blank" title="Il sito giapponese di Ikea">il sito</a> e scaricatevi il catalogo. Scoprirete che è quasi uguale al nostro, a parte qualche cucina e qualche accessorio che vorremmo che vendessero anche qui.Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-13825899720344076602008-05-17T00:26:00.009+02:002009-05-20T04:06:50.574+02:00Toilette panoramicaCari ometti, quando siete a Nihonbashi e vi scappa la "plin plin", guardate in alto. C'è un albergo che offre un bagno con questo panorama.<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7-xGYpz-RJRM0RxlVpCFIFkAQDlRqcod0MyP2wyCcxcffnwHvAiz___bdrS-K1Hui3GqGrhbYN8QJClVJGPRfAQLyfdqvrgijbjYgnwkU6cCzWcUpf8hUHTfcUocE7XU1SyeCjVmFFc8g/s1600-h/PanoramaToilette.jpg"><img style="CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5201106462880617586" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7-xGYpz-RJRM0RxlVpCFIFkAQDlRqcod0MyP2wyCcxcffnwHvAiz___bdrS-K1Hui3GqGrhbYN8QJClVJGPRfAQLyfdqvrgijbjYgnwkU6cCzWcUpf8hUHTfcUocE7XU1SyeCjVmFFc8g/s400/PanoramaToilette.jpg" /></a><br /><p>Se la foto non vi convince, ecco un piccolo video!</p><p><object width="426" height="265"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/rwLD44F_Spk&hl=it&fs=1&rel=0&color1=0x2b405b&color2=0x6b8ab6"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/rwLD44F_Spk&hl=it&fs=1&rel=0&color1=0x2b405b&color2=0x6b8ab6" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="426" height="265"></embed></object></p><p>P.S.: anche il bagno delle femminuccie ha lo stesso panorama... ma non le tazze davanti alla finestra come questo.</p>Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5756981462251022431.post-33732613316628544662008-05-14T23:58:00.003+02:002008-12-12T00:24:24.399+01:00Metà e metàUna precisazione. Scritti e immagini nipponici non voglion dire che noi siamo sempre lì. Ogni tanto lì, ogni tanto qua.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggmUVqc0A1taM4DPT_XRgMTtxR4OUCQC07dkvoMaizjVB95kFUhTyA8kwsI-yP6V_zg91qtE5bxxbUZlQYCMTpqFaa_j8u2ZhIHATh3fivGYbWEsAeO8VW6fnInUa1AecxCLXni8ZAB3Sx/s1600-h/Piazza-dei-miracoli-800.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5200357205835830370" style="CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggmUVqc0A1taM4DPT_XRgMTtxR4OUCQC07dkvoMaizjVB95kFUhTyA8kwsI-yP6V_zg91qtE5bxxbUZlQYCMTpqFaa_j8u2ZhIHATh3fivGYbWEsAeO8VW6fnInUa1AecxCLXni8ZAB3Sx/s400/Piazza-dei-miracoli-800.jpg" border="0" /></a>Paocinhttp://www.blogger.com/profile/06667106899136193836noreply@blogger.com0